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Esportare food in Germania

“Esportare food in Germania significa interfacciarsi con un mercato sostanzialmente stabile. Ecco perché fondamentale diviene effettuare un’approfondita analisi di mercato per capire a quale canale distributivo appoggiarsi. Individuare la modalità di distribuzione più efficiente è assolutamente necessario.”


Esportare food Germania

Scegliere di esportare prodotti alimentari in Germania significa entrare all’interno di un mercato ricco di opportunità, ma anche di sfide.

Entrare all’interno di un mercato estero implica la necessità di comprenderne le caratteristiche strutturali, ma anche le differenti abitudini di acquisto.

Abbiamo quindi raccolto le sei cose da sapere per esportare al meglio prodotti alimentari validi in genere per tutte le piccole e medie imprese italiane del settore.

Per maggiori informazioni invece su come Italia Marketing puó supportare la vostra azienda nell’esportazione in Germania specifiche potete contattarci con il form a destra o tramite la nostra pagina di contatto.


1. Perché esportare food in Germania?

Un’azienda italiana può scegliere di esportare prodotti alimentari in Germania sulla base di alcune caratteristiche tipiche del mercato tedesco:

  • Stabilità del mercato, contraddistinto da solide condizioni interne ed economiche;
  • Positiva percezione del Made In Italy, ovvero dei beni prodotti e provenienti dall’Italia;
  • Proattività del settore industriale, in grado di adattarsi nel tempo alle abitudini di acquisto dei consumatori.

2. Su quali canali esportare i prodotti alimentari in Germania

Le aziende italiane del settore agroalimentare possono sfruttare due principali canali distributivi per esportare i propri prodotti.

1) Grande Distribuzione Organizzata (GDO), che ha una forte concentrazione sul mercato tedesco e si caratterizza per strategie di prezzo estremamente aggressive;

2) Commercio specializzato, ovvero piccole catene di supermercati, rivenditori locali di specialità tipiche.


3. Che tipo di prodotti alimentari esportare?

Le aziende italiane del settore agroalimentare, che scelgono di esportare in Germania, beneficiano della positiva percezione dei prodotti Made in Italy, contraddistinti inoltre dalle diverse certificazioni DOP e IGP.

Al tempo stesso, però, data la saturazione del mercato tedesco, quest’ultimo si configura come un mercato di sostituzione.

Questo significa che le aziende italiane devono proporre sul mercato tedesco un prodotto nuovo, in grado di incontrare un particolare bisogno del consumatore, invogliandolo a sostituire il prodotto attualmente consumato.


4. Come i consumatori tedeschi acquistano il food: criteri e abitudini

Nell’acquisto di prodotti alimentari il consumatore tedesco si comporta in modo differente dal consumatore italiano, essendo guidato da altri criteri.
Questi criteri sono:
1) Il prezzo, essendo il consumatore tedesco molto sensibile alle sue variazioni e continuamente alla ricerca di prodotti con un buon rapporto qualità/prezzo.

Questo rende anche il consumatore poco fedele ai brand;

2) La conoscenza e comprensione del prodotto, che avviene attraverso la lettura dell’etichetta.

Legalmente non esiste l’obbligo di utilizzare le etichette in lingua tedesca, ma se questa fosse assente sul prodotto, il consumatore non sarebbe in grado di definirlo, rinunciando all’acquisto;

3) Facilità e rapidità di preparazione e consumo del prodotto;

4) Qualità dei prodotti acquistati.


5. Ci sono differenze tra i consumatori tedeschi nell’acquisto di prodotti alimentari italiani?

Ai criteri precedentemente citati, universalmente validi, è possibile affiancare ulteriori aspetti presi in considerazione dalle singole classi generazionali al momento dell’acquisto del prodotto.

  • Unicità del prodotto e del suo design: questo aspetto è molto importante per i consumatori fino a 39 anni, che riconoscono al consumo un valore identitario;
  • Provenienza del prodotto e aspetti sociali e ambientali legati alla produzione dello stesso: aspetti rilevanti per i consumatori con un’età compresa tra i 40 e i 65 anni;
  • Salubrità del prodotto: un aspetto preso in considerazione soprattutto dai consumatori con un’età superiore ai 65 anni, essendo loro molto attenti alla qualità della vita.

6. Esportare food in Germania: quali sono le difficoltà

Nonostante le evidenti opportunità che possono supportare la scelta di avviare una strategia di internazionalizzazione, prima di entrare nel mercato tedesco è necessario conoscerne anche le principali criticità.

  • Elevata concorrenza all’interno del mercato;
  • Saturazione del mercato, che implica per l’azienda italiana la necessità di presentarsi sul mercato con un prodotto nuovo;
  • Rilevante peso della grande distribuzione organizzata (GDO), caratterizzata da strategie di prezzo e di vendita aggressive e in grado di adattarsi ai bisogni dei consumatori;
  • Scarsa fedeltà del consumatore tedesco, sempre alla ricerca di un prodotto con un migliore rapporto qualità/prezzo.

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