“Esportare Made in Italy è un trend sempre più in crescita per le esportazioni italiane che, dopo la globalizzazione, sono molto cresciute. Scenari positivi sono previsti anche per il futuro.”
Il Made in Italy è molto apprezzato all’estero e ai prodotti italiani vengono attribuite caratteristiche positive.
Prima però di portare avanti una strategia di esportazione all’estero, è necessario conoscere le principali dimensioni del mercato.
Abbiamo quindi raccolto le cinque principali cose da sapere per esportare Made in Italy in Germania.
Per maggiori informazioni invece su come Italia Marketing può supportare la vostra azienda nell’esportazione in Germania potete contattarci con il form a destra o tramite la nostra pagina di contatto.
1. Made in Italy: cosa significa
Il Made in Italy è una certificazione riconosciuta a prodotti, ottenuti attraverso lavorazioni interamente italiane.
I principali vantaggi della certificazione Made in Italy sono:
- la riconoscibilità del prodotto italiano rispetto a beni di dubbia provenienza italiana, o dotati di certificazioni parziali;
- la certezza per il consumatore finale sull’origine e la qualità del prodotto italiano;
- l’attribuzione di prestigio e valore al prodotto.
2. La percezione del Made in Italy all’estero
All’estero il Made in Italy viene percepito in modo molto positivo, venendo spesso utilizzato come sinonimo di qualità.
Nello specifico, la ricerca “Italian Excellence – una ricerca sul Made in Italy all’estero”, condotta da Blogmeter, ha messo in luce come al Made in Italy vengano riconosciute alcune caratteristiche ben precise:
- bellezza;
- tradizione;
- eleganza;
- qualità.
Dalla ricerca è però anche emerso come i prodotti Made in Italy siano intaccati dalla presenza sul mercato di imitazioni.
Anche per questo, la certificazione Made in Italy permette di tutelare i prodotti con un ciclo produttivo interamente italiano.
3. Cosa esportare: le caratteristiche di un prodotto di successo
Nell’esportare i prodotti italiani all’estero si è spesso convinti, sbagliando, che la certificazione “Made in Italy” sia sufficiente a determinare il proprio successo.
Al contrario, nonostante la certificazione “Made in Italy”, è necessario che il produttore italiano continui ad investire per mantenere il proprio prodotto innovativo e di qualità.
Le piccole e medie imprese italiane devono poi anche investire nella produzione di un bene sostenibile, ovvero ottenuto con un ciclo produttivo con un ridotto impatto sull’ambiente.
4. Le principali caratteristiche del consumatore tedesco
Nel tracciare il profilo del consumatore tedesco è possibile sottolineare alcuni tratti principali del suo comportamento d’acquisto:
- attenzione alla qualità;
- ricerca di un buon rapporto qualità/prezzo;
- adozione di comportamenti d’acquisto responsabili, ovvero orientati all’acquisto di prodotti sostenibili.
5. Perché esportare in Germania
Diversi sono gli elementi che permettono di individuare la Germania come un attrattivo paese di destinazione per una strategia di esportazione:
- stabilità economica e politica;
- vicinanza logistica della Germania all’Italia;
- posizione strategica della Germania in Europa, trovandosi in una posizione centrale all’interno del territorio europeo;
- valutazione positiva dei prodotti italiani in Germania.
6. Su quali mercati puntare
Per esportare Made in Italy è necessario conoscere quali sono i settori più gettonati all’estero e quindi quelli su cui puntare.
Infatti, diversi prodotti italiani possono essere esportati con successo in Germania.
I settori tradizionali dell’abbigliamento e dell’arredamento stanno lasciando sempre più spazio all’emergere della meccanica, del farmaceutico e dell’industria manifatturiera. Questa, in particolare, è la seconda esportatrice in Europa.
Al tempo stesso, il settore alimentare in Germania ha raggiunto quasi i 7 miliardi di euro, confermando la passione dei consumatori tedeschi per il cibo italiano.