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Internazionalizzazione e PMI: entrare con successo sul mercato estero

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PMI: una definizione

Secondo la Commissione europea esistono dei criteri ben precisi per definire un’azienda nei termini di piccola o media impresa. I principali aspetti presi in considerazione sono il numero di dipendenti e il fatturato/bilancio annuo della compagnia.

Sulla base di questo, si definisce:

  • piccola impresa, un’azienda con meno di 50 dipendenti e un fatturato al di sotto dei 10 milioni di euro;
  • media impresa, un’azienda con meno di 250 dipendenti, un fatturato al di sotto dei 50 milioni di euro e un bilancio non superiore ai 43 milioni di euro.

Internazionalizzazione e PMI: i criteri per investire all’estero con successo

L’internazionalizzazione viene spesso descritta come una scelta obbligata per le aziende.

L’aprirsi sul mercato estero rappresenta per un’impresa un passaggio decisivo (Fratocchi, Caroli, 2000). Questo è soprattutto vero per le piccole e medie imprese alle quali viene richiesto un importante sforzo economico e strategico.

Per avviare con successo un piano di internalizzazione è necessario che l’azienda abbia a disposizione (Fratocchi, Caroli, 2000):

  • informazioni e conoscenze rilevanti sul mercato di destinazione, anche ad esempio in riferimento ai comportamenti d’acquisto del consumatore;
  • esperienze internazionali;
  • costruire e rafforzare le relazioni con aziende internazionali.

Internazionalizzazione e PMI: le opportunità

Una piccola o media impresa nell’avviare una strategia di internalizzazione deve definire un piano di investimento strutturato e di lungo periodo.

Questo richiede all’azienda di compiere uno sforzo economico ed organizzativo, quanto di correre dei rischi.

Questi aspetti vengono però controbilanciati da diverse opportunità che mercati geografici differenti possono offrire:

  • Possibilità di diversificare il proprio business, modificando la propria offerta coerentemente con gli aspetti culturali o i comportamenti d’acquisto del territorio;
  • Riorganizzare le proprie risorse, individuando le proprie eventuali mancanze;
  • Incrementare la propria quota di mercato, individuando nuove fonti di profitto.

Internalizzazione e PMI: le principali difficoltà

Dall’indagine condotta da A+ Network sui percorsi di internazionalizzazione delle PMI sono emerse diverse criticità, che le piccole e medie imprese devono affrontare per affacciarsi con successo sul mercato estero.

Tra le difficoltà da affrontare rientrano:

  • una limitata conoscenza del mercato estero e delle sue principali caratteristiche;
  • l’assenza di connessioni strategiche nel mercato di destinazione;
  • una visione di breve periodo, rispetto a un piano strutturato di lungo periodo;
  • la difficoltà nell’individuare la strategia di internazionalizzazione più adatta;
  • conoscenza della lingua straniera del territorio nel quale si vuole investire.

Le PMI e i servizi di consulenza per l’internazionalizzazione

Una piccola o media impresa che vuole estendere il proprio business all’estero può non avere a disposizione tutte le risorse per compiere questo passo.

La mancanza delle giuste conoscenze e dell’esperienza su un certo mercato, quanto la mancanza di tempo per approfondire un determinato territorio, possono minare la corretta esecuzione di una strategia di internalizzazione.

Di conseguenza, ricorrere a un servizio di consulenza per l’internazionalizzazione può aiutare le PMI in questo delicato passaggio.

L’azienda può appoggiarsi alla figura del consulente, che opera come risorsa esterna, mettendo però al servizio della PMI la sua esperienza e il suo know-how.


Confronta con:

A+ Network (2013), Internalizzazione: scelta obbligata per valorizzare la competitività delle PMI italiane?

Caroli M.G, Fratocchi L. (2000), Nuove tendenze nelle strategie di internazionalizzazione delle imprese minori, FrancoAngeli.

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