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Industria 4.0: Risultati della Conferenza Economica italo-tedesca di Berlino – Gennaio 2017

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Il 18 Gennaio 2017 si è tenuta la prima Conferenza Economica italo-tedesca a Berlino. Vi hanno partecipato, oltre che la cancelliera tedesca Angela Merkel e il Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni, i presidenti della Confindustria italiana e tedesca – rispettivamente Vincenzo Boccia e Dieter Kempf -, il ministro tedesco dell’Economia Sigmar Gabriel e il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.

Tema principale della Conferenza è stato prevalentemente quello della collaborazione fra Italia e Germania in vista di un auspicato miglioramento dell’industria delle due nazioni. Fra i numerosi temi si è discusso anche di normazione, di robotizzazione e di formazione per piccole e medie imprese.

Industria 4.0 – o come è stata definita per la prima volta durante la fiera di Hannover del 2011 Industrie 4.0 – è un termine difficile da spiegare. Per alcuni può rappresentare persino la nuova rivoluzione industriale, avente come fine ultimo la digitalizzazione del settore manifatturiero. Industria 4.0 tramite lo sviluppo dell’IoT (Internet of Things) mira a modificare l’assetto delle industrie attraverso azioni quali l’aumento del volume dei dati, lo sviluppo di azioni di business intelligence, l’incremento dei sistemi di realtà aumentata e molto altro ancora.


L’Industrie 4.0 in Germania

La Germania oltre ad essere lo stato con maggiore potenza nel campo della manifattura, è anche la nazione che può vantare il maggior avanzamento tecnologico. Bastano pochi esempi per comprendere in che situazione si trovi lo stato tedesco.

L’industria costruttrice di macchine Trumpf ha dichiarato già nell’Aprile del 2016 di voler digitalizzare l’intera produzione industriale. Il colosso Bosch dal canto suo pensa già alla creazione di uno standard per questo concetto ancora tutto da scoprire e da sviluppare.


E in Italia?

L’Italia non può definirsi all’avanguardia nei confronti dell’Industria 4.0. L’aiuto arriva però proprio dalla Germania. In seguito alla Conferenza tenutasi a Berlino sono stati trattati temi che miravano ad un’azione concreta per le aziende italiane. Nell’ottica dell’Industria 4.0 il traguardo da raggiungere, secondo l’opinione comune dei presenti al tavolo della discussione, è una cooperazione basata principalmente su tre punti:

  • Accelerazione del processo di normazione nelle industrie
  • Supporto e formazione delle PMI
  • Formazione professionale

Chance per le aziende italiane

In base alle idee esposte durante l’arco di quesa conferenza si apre lo scenario verso nuove sfide, che dovranno essere colte in primo luogo da quelle aziende che si occupano di formazione professionale, elemento fondamentale per le aziende che vorranno mantenersi al passo con le nuove tecnologie e, di conseguenza, presentarsi adeguate per questa nuova rivoluzione.

Potranno godere poi di riscontri positivi tutte quelle aziende finalizzate allo sviluppo di tecnologie di tracciabilità, siano esse produttrici o subfornitrici. Particolare attenzione deve essere tenuta da quelle aziende che non hanno ancora investito in tecnologie di tracciabilità. Sostenere il ritmo di questi cambiamenti digitali non può essere un elemento marginale nella filosofia di un’impresa. Sono numerosi i settori che possono essere coinvolti, si va dallo sviluppo alla produzione, dal trasporto all’innovazione, e numerosi di conseguenza gli ambiti in cui devono essere prese scelte calibrate.

Le tecnologie che si stanno sviluppando potranno portare ad un fruttuoso risultato se le aziende italiane – e in particolare le PMI, direttamente citate durante la Conferenza – riusciranno a cogliere questo stimolo, e muoversi di conseguenza nel modo giusto verso quella direzione.

 

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